
FALEGNAMERIA
ÄTOR CHE BULA!
La falegnameria è il cuore della bula, e rappresenta la nascita, la storia e il presente della nostra cooperativa. Dal 2001 offre ai ragazzi uno spazio attrezzato per la realizzazione di oggettistica e di mobilio in legno, e per lavori di restauro.
Per noi non è solo un luogo di produzione, ma anche e soprattutto un’opportunità educativa, fonte di apprendimento e di formazione al lavoro per persone con disabilità. Proprio per questa sua doppia veste è uno strumento di inclusione sociale e di valorizzazione delle competenze.

Gli obiettivi che ci diamo…
I nostri obiettivi sono centrati sul benessere delle persone.
Imparare a produrre un oggetto in legno, infatti, offre l’opportunità di acquisire abilità manuali, apprendere regole di convivenza e aumentare l’autonomia e l’autostima.
Oltre ai processi produttivi facilitati, inoltre, c’è spazio anche per la sperimentazione individuale:
dalla creazione di oggettistica con processi alternativi al disegno libero, dall’intaglio e intarsio con chiaroscuro di essenze diverse alla scultura lignea.
Vieni con noi!
Il processo di lavoro, creazione e… divertimento!
Ogni oggetto, una volta tagliato e levigato, viene colorato attraverso immersione con contenitori e pinze di varie grandezze o con pennelli di diverse forme e dimensioni.
Per alcuni degli oggetti usiamo anche la colorazione ad aerografo di precisione e la rifinitura con pirografo. Infine si passa alla verniciatura “con la mano a finire” con vernice trasparente, attraverso aerografo a spuzzo collegato a compressore, sotto la cabina di aspirazione dedicata.
Si tratta dunque di un processo complesso, anche se divertente, in cui tutti noi mettiamo impegno, passione e allegria in ogni passaggio:
I MATERIALI
A seconda della tipologia di oggetti utilizziamo legno di abete e compensato, cercando di ottenerli attraverso scarti d’aziende e riciclo.
Più raramente utilizziamo legno di ulivo e di pioppo, o altre essenze che ci vengono donate.
Ottenuti i pannelli, tagliamo porzioni di legno che possano essere maneggevoli e coerenti con le lavorazioni. Per colorare gli oggetti usiamo aniline diluite in acqua, colori acrilici, smalti all’acqua.
Per la verniciatura finale utilizziamo vernice trasparente all’acqua.
L’ATTREZZATURA
La falegnameria è costituita da strumenti professionali per la realizzazione di oggettistica, di arredi per casa e giardino, e lavori di restauro.
Sono presenti strumenti accessibili alle persone con disabilità e dedicate al lavoro educativo e formativo, quali trafori elettrici, trapano a colonna, levigatrice a nastro, trapani svitatori, piccola utensileria…
Abbiamo anche macchinari più complessi utilizzati da personale dedicato e appositamente formato, tra cui la sega circolare radiale, e la pialla a filo spessore.
LA CREAZIONE
Per consentire a tutti di costruire i nostri oggetti abbiamo creato una produzione strutturata: disegno con mascherina, taglio al traforo elettrico, carteggio, colorazione, verniciatura, assemblaggio e confezionamento. Queste fasi, semplici o complesse, permettono di partecipare anche in chiave evolutiva: ogni persona può approcciarsi prima a una fase e passare poi a un’altra: tutti possono svolgere comunque le azioni più semplici. Ogni oggetto è così il risultato di un impegno collettivo e di ciascuno insieme.
Per fare un fiore, o due, o tre…
Una giornata tipo in falegnameria raccontata dai ragazzi
A partire dalle 8,00 siamo pronti ad iniziare la giornata e a salire sui due pulmini della cooperativa che passano dalle nostre case.
Alcuni di noi arrivano invece in autonomia alla bula o con i propri familiari. Alle 9,00, dopo una prima accoglienza, insieme agli educatori iniziamo ad allestire i diversi laboratori di falegnameria, colorazione e assemblaggio: ognuno, in base al proprio calendario personale di attività, partecipa ad una o più fasi, che si attivano contemporaneamente in più spazi. C’è chi ha imparato a fare tutto da solo, chi necessita di accompagnamento, ma tutti possiamo partecipare.
Si parte con il disegno: su un asse di legno si segue con la matita la forma sottile, ad esempio di una foglia o di un fiore o di un puzzle e si riempie tutto lo spazio possibile. L’asse di legno viene portata al traforino e qui inizia la fase più difficile: bisogna far ruotare l’asse in modo che la lama possa seguire il disegno.

