coop la bula falegnameria

La falegnameria è il cuore della bula, e rappresenta la nascita, la storia e il presente della nostra cooperativa. Dal 2001 offre ai ragazzi uno spazio attrezzato per la realizzazione di oggettistica e di mobilio in legno, e per lavori di restauro

Per noi non è solo un luogo di produzione, ma anche e soprattutto un’opportunità educativa, fonte di apprendimento e di formazione al lavoro per persone con disabilità. Proprio per questa sua doppia veste è uno strumento di inclusione sociale e di valorizzazione delle competenze.

la bula falegnameria

I nostri obiettivi sono centrati sul benessere delle persone. 
Imparare a produrre un oggetto in legno, infatti, offre l’opportunità di acquisire abilità manuali, apprendere regole di convivenza e aumentare l’autonomia e l’autostima.

Oltre ai processi produttivi facilitati, inoltre, c’è spazio anche per la sperimentazione individuale:
dalla creazione di oggettistica con processi alternativi al disegno libero, dall’intaglio e intarsio con chiaroscuro di essenze diverse alla scultura lignea

Ogni oggetto, una volta tagliato e levigato, viene colorato attraverso immersione con contenitori e pinze di varie grandezze o con pennelli di diverse forme e dimensioni.

Per alcuni degli oggetti usiamo anche la colorazione ad aerografo di precisione e la rifinitura con pirografo. Infine si passa alla verniciatura “con la mano a finire” con vernice trasparente, attraverso aerografo a spuzzo collegato a compressore, sotto la cabina di aspirazione dedicata.

Si tratta dunque di un processo complesso, anche se divertente, in cui tutti noi mettiamo impegno, passione e allegria in ogni passaggio:

I materiali della falegnameria la bula

A seconda della tipologia di oggetti utilizziamo legno di abete e compensato, cercando di ottenerli attraverso scarti d’aziende e riciclo.
Più raramente utilizziamo legno di ulivo e di pioppo, o altre essenze che ci vengono donate.
Ottenuti i pannelli, tagliamo porzioni di legno che possano essere maneggevoli e coerenti con le lavorazioni. Per colorare gli oggetti usiamo aniline diluite in acqua, colori acrilici, smalti all’acqua.
Per la verniciatura finale utilizziamo vernice trasparente all’acqua.

L’attrezzatura della falegnameria la bula

La falegnameria è costituita da strumenti professionali per la realizzazione di oggettistica, di arredi per casa e giardino, e lavori di restauro.
Sono presenti strumenti accessibili alle persone con disabilità e dedicate al lavoro educativo e formativo, quali trafori elettrici, trapano a colonna, levigatrice a nastro, trapani svitatori, piccola utensileria…
Abbiamo anche macchinari più complessi utilizzati da personale dedicato e appositamente formato, tra cui la sega circolare radiale, e la pialla a filo spessore.

Come creiamo alla falegnameria la bula

Per consentire a tutti di costruire i nostri oggetti abbiamo creato una produzione strutturata: disegno con mascherina, taglio al traforo elettrico, carteggio, colorazione, verniciatura, assemblaggio e confezionamento. Queste fasi, semplici o complesse, permettono di partecipare anche in chiave evolutiva: ogni persona può approcciarsi prima a una fase e passare poi a un’altra: tutti possono svolgere comunque le azioni più semplici. Ogni oggetto è così il risultato di un impegno collettivo e di ciascuno insieme.

A partire dalle 8,00 siamo pronti ad iniziare la giornata e a salire sui due pulmini della cooperativa che passano dalle nostre case.
Alcuni di noi arrivano invece in autonomia alla bula o con i propri familiari. Alle 9,00, dopo una prima accoglienza, insieme agli educatori iniziamo ad allestire i diversi laboratori di falegnameria, colorazione e assemblaggio: ognuno, in base al proprio calendario personale di attività, partecipa ad una o più fasi, che si attivano contemporaneamente in più spazi. C’è chi ha imparato a fare tutto da solo, chi necessita di accompagnamento, ma tutti possiamo partecipare. 

Si parte con il disegno: su un asse di legno si segue con la matita la forma sottile, ad esempio di una foglia o di un fiore o di un puzzle e si riempie tutto lo spazio possibile. L’asse di legno viene portata al traforino e qui inizia la fase più difficile: bisogna far ruotare l’asse in modo che la lama possa seguire il disegno. 
falegnameria la bula


coop la bula falegnameria
Poi, ogni pezzo viene tagliato e passato ai compagni che si occupano di levigare: ognuno ha un pre-lavorato che deve diventare liscio nei bordi e piacevole al tatto. Ci diciamo quanti pezzi vogliamo realizzare in un certo arco di tempo, per avere un compito e una responsabilità lavorativa. I pezzi del giorno prima vengono intanto colorati in una soluzione ad acqua, raccolti con le pinze e messi ad asciugare. I semilavorati, una volta asciutti, sono coperti con vernice trasparente ad aerografo per proteggere il colore e rendere lucida la superficie. Gli oggetti verniciati passano a chi assembla: per fare un fiore, ad esempio, dovremo infilare foglia e fiore sul gambo e inserire il biglietto della bula con informazioni sulla nostra realtà. Fatto quest’ultimo passaggio, ordiniamo con cura gli oggetti nel nostro punto espositivo/negozio aperto al pubblico. Intorno alle 12,30 ci fermiamo per mangiare insieme e fare una pausa, per poi ripartire con il lavoro dalle 14,00. Alle 16.00 torniamo a casa.

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